Ringraziamo il Corriere Adriatico ed in particolare il gironalista Roberto Senigalliesi per aver pubblicato le rimostranze del Comitato sulla reale necessità di ulteriori ripascimenti a Portonovo.
In merito all'articolo comparso sul Corriere Adriatico di oggi 7 agosto 2018 "Spiaggia libera al lumicino".
La spiaggia di Portonovo che si trova tra La Torre e la Chiesa di Santa Maria è soggetta a periodici trasferimenti di materiale verso le sue due estremità. Quando per alcune ore o giorni il moto ondoso agisce da nord/nord-ovest la ghiaia si accumula verso la Chiesetta, viceversa quando l'azione del mare è da est/sud-est i sedimenti vengono spostati verso la Torre. In termini tecnici si tratta del normale fenomeno di "rotazione" di una spiaggia di tipo pocket beach.
E' quindi del tutto normale che negli ultimi giorni la spiaggia nel suo settore adiacente alla Torre si sia ridotta, non c'è alcuna erosione, ma semplice normale dinamica del litorale.
Il geologo Andrea Dignani , insieme agli scriventi Alberto Dubbini (geologo anch'egli) e Matteo Filippone, hanno monitorato per diversi anni questa dinamica avvalendosi di misure satellitari di precisione.
Chiediamo quindi ai cronisti e direttori dei giornali di rassicurare i cittadini e gli operatori balneari e di evitare di promuovere richieste di interventi di ripascimento artificiale. Questi costituirebbero un inutile e grave spreco di denaro pubblico, utile solo ad arricchire chi progetta e realizza materialmente i lavori. Ricordiamo che la spesa inutile di denaro pubblico è uno dei principali problemi del nostro paese e che i soldi dei cittadini che pagano le tasse potrebbero servire per interventi di ben altra utilità, come ad esempio andare ai terremotati (dato che si tratta di denaro stanziato per opere di protezione civile). Poiché la spiaggia si sposta sempre, noi proponiamo di cercare insieme alle amministrazioni delle soluzioni alternative, come ad esempio:
- un più snello sistema di autorizzazioni per consentire agli operatori balneari di spostare la ghiaia sulla spiaggia nel rispetto della tutela ambientale;
- un rilascio di concessioni balneari non più per superficie di utilizzo, ma per numero di sdraio e ombrelloni da affittare.
E' evidente che i cittadini che stazionano sulla spiaggia libera possono spostarsi nei tratti dove c'è abbondante materiale emerso, rinunciando per qualche giorno a stare dove magari avrebbero preferito. Se amiamo davvero il mare possiamo accettare anche ogni tanto ci sposti la spiaggia qualche decina di metri più in là..
per il Comitato Mare libero,Alberto Dubbini e Matteo Filippone
“Falconara, l’altra ILVA”. Rilanciamo l’inchiesta di Martina Nasso e Marco Tonelli pubblicata da IL MANIFESTO il 19 luglio 2018
Falconara Marittima è assediata: a sud il porto, a ovest l’aeroporto e a nord la raffineria dell’Api. La città è uno dei due Sin delle Marche, sigla che indica quei siti sotto tutela dello Stato, perché gravemente inquinati. Secondo l’ultimo studio «Sentieri», realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, il rischio di morte nei 45 siti di interesse nazionale o regionale, nel periodo 2006-2013, è stato superiore del 4-5% rispetto alla media nazionale. Che a Falconara si muoia di più, però, era già noto. Lo dicono le diverse indagini epidemiologiche condotte dal 2001 in poi e lo conferma un’anticipazione del registro tumori regionale resa nota nei giorni scorsi. Nonostante questo, i controlli delle istituzioni sono insufficienti e non sono state messe in campo azioni di prevenzione sanitaria.
SALUTE DIMENTICATA
Nel corso di una riunione che si è svolta venerdì 13 luglio tra comitati cittadini (Mal’Aria e Ondaverde onlus), Arpam, Azienda sanitaria regionale (Ars) e Comune sono stati anticipati con delle slide e in via pre-ufficiale alcuni dei primi - e vecchi - dati del registro tumori, relativi al triennio 2010-2012. Il report, però, diviso per Comuni, non è ancora disponibile. Doveva essere pubblicato entro fine giugno, ma così non è stato. Questi dati sono fondamentali per stabilire se vicino a una specifica fonte di inquinamento ci si ammala di più e di che tipo di tumori. «Abbiamo chiesto i dati dettagliati sulla nostra città - spiega Mirco Fanelli, docente di patologia molecolare dell’Uniurb e membro di Mal’aria - e hanno risposto che li troveremo nel report completo che dovrebbero consegnarci a breve, ma finché non li vedo non ci credo. Sono anni che aspettiamo». Gli unici dati specifici anticipati su Falconara riguardano il tumore del colon-retto, della mammella, del polmone, della pleura e alcune leucemie, e hanno confermato un eccesso di rischio... continua a leggere su: comitati-cittadini.org
PORTONOVO: LA SPIAGGIA DEI VIP DIVENTA SPIAGGIA ARTIFICIALE.
Si è appena compiuto l’ennesimo scempio del ripascimento a Portonovo, con la spesa di 160.000 euro dei contribuenti, a unico vantaggio dei ristoratori, degli stabilimenti balneari e a danno dell’ambiente naturale e della libera fruizione della spiaggia a Portonovo.
Di fatto il ripascimento è funzionale solo al posizionamento di un maggior numero di lettini e di tavoli dei ristoranti, spesso posizionati a meno di 5 metri dalla battigia, in barba alla legge 217/2011 che sancisce all’articolo 11 «il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione».
Dal 1987 la Festa organizzata dal mondo dell'associazionismo anconetano per connettersi al desiderio di Libertà dei Popoli si presenta puntuale all'interno dello splendido scenario di Forte Altavilla. NON E' LA TERRA PROMESSA la nostra, nè per noi, nè per chi arriva nella speranza di una vita migliore ed è questo il filo conduttore scelto quest'anno per incontrarci, giocare con i nostri figli, mangiare assieme, danzare, ascoltare buona musica e riflettere ed approfondire situazioni sulle quali sentiamo il bisogno di comprendere e agire. Parleremo di tratta delle donne, della situazione dei rifugiati siriani e del fenomeno del caporalato. Oggi più che mai il nostro impegno nel costruire la Festa per la Libertà dei Popoli ci sembra assolutamente necessario. Vi aspettiamo il 12, 13, 14 Luglio dalle 18.00 al Forte Altavilla di Ancona
Ciao, a seguito dei gravi fatti verificatisi in occasione delle esalazioni di "benzene" molto intense che ci hanno raggiunto dal 12 al 19 aprile (vedi grafico allegato),
nel corso della nostra ultima assemblea pubblica si è proposto e deciso di dar visibilità alle criticità emerse attraverso una "grande" manifestazione pacifica, che si svolgerà:
SABATO 28 aprile,
ritrovo ore 15 in Piazza Mazzini, Falconara.
Aver riscontrato l'assenza di adozione di misure precauzionali a difesa della cittadinanza ha sconcertato molti, inducendo tanti concittadini a partecipare alla commissione ambiente del 18 aprile, alla possibile ricerca di spiegazioni e maggiori informazioni da parte delle istituzioni. Durante lo svolgimento della stessa molti hanno forse per la prima volta avuto occasione di apprendere anche delle numerose evidenze epidemiologiche che ci riguardano e che sono state nel corso degli anni prodotte da ASUR, ARPAM. Istituto Superiore di Sanità e Istituto Nazionale Tumori di Milano. Questo è stato possibile attraverso gli interventi di due nostri volontari relatori, a cui l'amministrazione ha concesso di poter parlare. Se non eri presente potrai ascoltarli ai link seguenti:
Tutto ciò, unitamente alle risposte non esaustive fornite dagli organi tecnici di Regione, Arpam, Asur, Protezione civile regionale, nonché Comune di Falconara, ha fatto nascere una volontà condivisa di dar vita a questo prossimo appuntamento della manifestazione, allo scopo di attirare l'attenzione sul rispetto del nostro diritto alla SICUREZZA. Lo slogan scelto per questa giornata non a caso è: SOS, SALUTE OCCUPAZIONE SICUREZZA, la sicurezza di chi lavora dentro, la sicurezza di chi abita, vive e lavora fuori dal petrolchimico.
Vorremmo che ad animare l'iniziativa sia presente e rappresentata l'intera città: genitori, figli, nonni, commercianti, lavoratori, medici e pediatri, associazioni sportive, culturali, ecc. Tutti insieme presenti, per pretendere la tutela della nostra vita e per porre questo tema inequivocabilmente all'attenzione delle istituzioni e dei media. Per la riuscita della manifestazione, è importante il contributo di tutti, attraverso il passaparola diretto e la partecipazione.
Oltre a ciò che si sta già facendo sui social da Lunedì 23 aprile sera avremo a disposizione i volantini da distribuire, stampa resa possibile grazie ai contributi volontari raccolti in occasione dell'assemblea di giovedì 19 aprile, per una cifra di circa 630 euro (alla manifestazione renderemo pubblico il resoconto della entrata e delle spese).
Per il prelievo di questo materiale cartaceo seguiranno istruzioni tramite FB e Whatsapp. I volantini dovremo portarli nelle abitazioni di Falconara e Castelferretti ma anche all'attenzione di Presidenti e frequentatori di società sportive o associazioni di altro genere (di cui tu stesso/a potresti fare parte). Ognuno si senta libero di provvedere a farsi portavoce diretto di questo invito alla partecipazione verso chi vuole, è molto importante.
La manifestazione vorremmo possa essere animata da intere famiglie e arricchita da striscioni e cartelli. Invitiamo pertanto a collaborare, preparatene autonomamente, con il massimo della fantasia. Saranno benvenuti messaggi/frasi "civili" ma che al contempo comunichino il disagio vissuto, la richiesta di sicurezza e verità di cui tutti insieme cercheremo di farci portavoce ulteriormente durante questa giornata in cui il risultato più bello e utile sarebbe quello di vedere una comunità coesa.
I diritti fondamentali alla Sicurezza e alla Salute sono stati messi pesantemente a rischio dall’incidente alla Raffineria API del 12 Aprile, e la mobilitazione di tanti cittadini ha deciso di organizzare una grande manifestazione pacifica per sabato 28 aprile alle ore 15.00, con punto di ritrovo in Piazza Mazzini (Falconara Marittima).
Non possiamo non criticare pesantemente la gestione, da parte delle istituzioni, dell’incidente e delle conseguenti esalazioni di benzene, sostanza cancerogena, che si sono estese, per settimane a Falconara come in metà Provincia di Ancona, dal Capoluogo a Senigallia. Quindi innanzitutto la difesa elementare e primaria della SALUTE. Salute come bene comune che significa SICUREZZA per tutti: la sicurezza di chi lavora dentro, la sicurezza di chi abita, vive e lavora fuori dal petrolchimico.
Per la riuscita della manifestazione, è importante il contributo di tutti, attraverso passaparola e partecipazione. L’intera città deve essere rappresentata: genitori, figli, nonni, commercianti, lavoratori, medici e pediatri, associazioni sportive e culturali. Tutti insieme presenti, per pretendere la tutela della nostra vita.
Non si tratta solo di una questione locale, cittadina, coinvolge la comunità marchigiana tutta, trova riflessi in tante situazioni critiche nazionali che devono uscire dai recinti territoriali e parlarsi, ricercare e trovare denominatori comuni.
Avremo molti contenuti da portare all'attenzione dei media e degli organi preposti ai controlli.
Per noi Salute e Sicurezza non possono contrapporsi al lavoro e all'OCCUPAZIONE: esprimiamo quindi solidarietà ai lavoratori dell’Api di Falconara e apprezzamento per la decisione assunta di procedere con lo sciopero del 27/4, in favore della sicurezza.
SOS#28 Aprile vedrà la nostra comunità e non solo, tutta, unita, presente insieme, per una richiesta forte di attenzione e verità.
SABATO 28 APRILE ORE 15 PIAZZA MAZZINI FALCONARA MARITTIMA
Ci dicono che i ripascimenti sono necessari perché negli ultimi 50 anni il mare si è divorato la costa. Eppure, come potete vedere dalla foto, anche all'inizio del ‘900 durante le mareggiate le spiagge sparivano.
Oggi invece basta un minimo di mare agitato che subito si invocano opere di difesa costiera.
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