Comunicato Stampa
In merito all'articolo comparso sul Corriere Adriatico di oggi 7 agosto 2018 "Spiaggia libera al lumicino".
La spiaggia di Portonovo che si trova tra La Torre e la Chiesa di Santa Maria è soggetta a periodici trasferimenti di materiale verso le sue due estremità. Quando per alcune ore o giorni il moto ondoso agisce da nord/nord-ovest la ghiaia si accumula verso la Chiesetta, viceversa quando l'azione del mare è da est/sud-est i sedimenti vengono spostati verso la Torre. In termini tecnici si tratta del normale fenomeno di "rotazione" di una spiaggia di tipo pocket beach.
E' quindi del tutto normale che negli ultimi giorni la spiaggia nel suo settore adiacente alla Torre si sia ridotta, non c'è alcuna erosione, ma semplice normale dinamica del litorale.
Il geologo Andrea Dignani , insieme agli scriventi Alberto Dubbini (geologo anch'egli) e Matteo Filippone, hanno monitorato per diversi anni questa dinamica avvalendosi di misure satellitari di precisione.
Chiediamo quindi ai cronisti e direttori dei giornali di rassicurare i cittadini e gli operatori balneari e di evitare di promuovere richieste di interventi di ripascimento artificiale. Questi costituirebbero un inutile e grave spreco di denaro pubblico, utile solo ad arricchire chi progetta e realizza materialmente i lavori. Ricordiamo che la spesa inutile di denaro pubblico è uno dei principali problemi del nostro paese e che i soldi dei cittadini che pagano le tasse potrebbero servire per interventi di ben altra utilità, come ad esempio andare ai terremotati (dato che si tratta di denaro stanziato per opere di protezione civile).
Poiché la spiaggia si sposta sempre, noi proponiamo di cercare insieme alle amministrazioni delle soluzioni alternative, come ad esempio:
- un più snello sistema di autorizzazioni per consentire agli operatori balneari di spostare la ghiaia sulla spiaggia nel rispetto della tutela ambientale;
- un rilascio di concessioni balneari non più per superficie di utilizzo, ma per numero di sdraio e ombrelloni da affittare.
E' evidente che i cittadini che stazionano sulla spiaggia libera possono spostarsi nei tratti dove c'è abbondante materiale emerso, rinunciando per qualche giorno a stare dove magari avrebbero preferito.
Se amiamo davvero il mare possiamo accettare anche ogni tanto ci sposti la spiaggia qualche decina di metri più in là..
per il Comitato Mare libero, Alberto Dubbini e Matteo Filippone
Per ulteriori informazioni consigliamo di vedere il nostro video: https://www.youtube.com/watch?v=ei0q2xB-UQo&t=3s