Centri sociali e “No rigassificatori” verso il 15 ottobre. Interrotto il convegno “Rinnovabili: quale futuro?”, contestato l’ad di Api Nova Energia
Oggi oltre 50 attivisti appartenenti a centri sociali e al coordinamento “No rigassificatori” hanno interrotto e preso la parola nella seduta del primo pomeriggio dell’incontro “Le giornate dell’energia” organizzato da Confindustria Ancona.
L’evento si concludeva con il dibattito “Energie rinnovabili: quale futuro?” tra cui compariva come primo relatore l’amministratore delegato di API Nova energia Giancarlo Cogliati, a pochi mesi dall’approvazione del progetto ammazza-rinnovabili del rigassificatore a 13 Km dalla costa del capoluogo e a pochi giorni dall’uscita delle ricette anti crisi “5 punti per salvare l’Italia” del presidente di Confindustria Marcegaglia. …prosegue su:globalproject.info
A Portonovo, davanti al Fortino Napoleonico, la Regione Marche ha rifiorito i pennelli frangiflutti sbagliati
I lavori di ripascimento nella baia di Portonovo, che avevano stabilito di fare solo se riuscivano a completarli entro il mese di maggio, sono iniziati il 6 di giugno e subito con il piede sbagliato. Perché immediatamente bloccati a causa del mancato rispetto del «Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro». In pratica non avevano neppure delimitato il perimetro del cantiere. E considerando che nel mese di giugno le spiagge di Portonovo sono già frequentate da numerosi turisti, e tenendo a mente che si trattava di un cantiere sotto la diretta responsabilità della Regione Marche, il fatto che non avessero affisso neppure un singolo cartello d’avvertimento la dice lunga sulla serietà con cui vengono portati avanti questi lavori.
Noi dei comitati Mare Libero e Mezzavalle Libera abbiamo studiato le carte del progetto e possiamo affermare con certezza che non è stata dimostrata la necessità di questi interventi, anzi è stato documentato il contrario: “…dal confronto tra le linee di costa del 1985 e 1999 con le foto aeree e satellitari recenti, risulta di fatto evidente una sostanziale stabilità della linea di costa negli ultimi 25 anni…” e ancora “dalla documentazione prodotta non risulta giustificata la necessità dell’intervento di ripascimento delle spiagge...”. Questo è quanto si legge nel verbale della Commissione Tecnica del Parco del Conero del 04/04/02011.
Nonostante questo la Regione Marche continua a finanziare lo scarico di tonnellate di ghiaia a mare senza che nessuno gli abbia dimostrato la reale necessità di tale spesa. Anzi, inspiegabilmente, ignora autorevoli pareri contrari: la Commissione Tecnica del Parco del Conero.
In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo adesso, ci pare quanto mai irragionevole cercare di risolvere un problema che non c’è gettando soldi in mare.
E, come se non bastasse, dobbiamo pure constatare che non prendono seriamente in considerazione neppure i loro stessi progetti. Perché nella Relazione Tecnica e Illustrativa hanno scritto che andavano rifioriti i pennelli davanti al Fortino Napoleonico, dettagliando con cura l’importanza del più occidentale dei tre che avrebbe dovuto svolgere un ruolo di specifica efficacia nella stabilizzazione della spiaggia emersa.
Peccato però che durante l’esecuzione dei lavori si devono essere dimenticati di tanta importanza, perché questo fondamentale pennello frangiflutti non è stato fatto. Mentre ne hanno modificato un’altro, poco più a sud in corrispondenza delle Terrazze, che non faceva assolutamente parte del progetto.
Questo per dirvi quale scrupolo ed attenzione possono aver avuto nella direzione dei lavori di un intervento invasivo in uno dei luoghi più belli d’Italia, fiore all’occhiello della città di Ancona, Area di Riserva Orientata del Parco del Conero, Sito d’Interesse Comunitario (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) per gli Habitat Naturali.
Ancona, 30/09/2011
Comunicato stampa dei comitati Mare Libero e Mezzavalle Libera
Pubblichiamo volentieri un paio di locandine che ci sono state inviate dagli amici di Porto Recanati, che invitano a firmare una petizione da portare al Parlamento Europeo: Portiamo il caso rigassificatori al Parlamento Europeo.
E già che ci siamo ne approfittiamo per segnalarvi quest’alte petizioni che sono sempre sulla salvaguardia del nostro territorio:
Vi segnalo che sul sito dell’Ente Parco (parcodelconero.com) è disponibile la bozza semi definitiva del “Regolamento del Parco del Conero”.
Di seguito un estratto dalla Premessa:
“[..] È importante che tutte le persone che hanno relazioni con il Parco abbiano la consapevolezza di cosa dicono questi piani e quali siano le eventuali scelte che essi influenzano. Si ha la consapevolezza che sono tante le informazioni riportate nei piani e molte sono rivolte agli addetti ai lavori come i tecnici dei Comuni, ma il cittadino, se non vuole che le cose gli piombino addosso dall’alto come una “disgrazia” deve fare lo sforzo di documentarsi. Con questo spirito, atto alla massima divulgazione dei contenuti della Normativa del Parco fin dalle primissime stesure, si pubblica nel sito ufficiale dell’Ente Parco del Conero la Bozza del Nuovo Regolamento del Parco Naturale del Conero, atto che segue l’autorizzazione formulata al Direttore dal Consiglio Direttivo con delibera n. 127/11.
Si precisa che:
trattasi di un testo di prima elaborazione, in alcune sezioni ancora in fase di elaborazione, per anticipare il più ampio confronto e accelerare i tempi di discussione in Direttivo;
la consultazione nel sito ha durata massima di 60 giorni a partire dal 31 Luglio;
di prendere atto che a seguito della pubblicazione, chiunque vi abbia interesse può prendere visione e presentare all’Ente Parco osservazioni scritte;
di stabilire che le eventuali osservazioni, correzioni o contributi non saranno motivo di controdeduzione, ma avranno solo valore consultivo per l’adozione del Regolamento che seguirà le procedure di approvazione del regolamento ai sensi dell’art. 16 della L.R. 15/94.
Nel sito web del Parco, oltre a poter scaricare la Bozza del Regolamento, avrete anche la possibilità di consultare il calendario degli incontri, suddiviso per categorie di interlocutori, organizzati dall’Ente Parco per la divulgazione del nuovo Regolamento in via di completamento.
Ci dicono che i ripascimenti sono necessari perché negli ultimi 50 anni il mare si è divorato la costa. Eppure, come potete vedere dalla foto, anche all'inizio del ‘900 durante le mareggiate le spiagge sparivano.
Oggi invece basta un minimo di mare agitato che subito si invocano opere di difesa costiera.
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