Portonovo necessita di soluzioni urgenti
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"Soddisfazione per il rinvio dell'asta sui Mutilatini. La mobilitazione continua fino alla cancellazione dell'immobile dal piano delle alienazioni."
Il comitato Portonovo per tutti accoglie con favore la decisione della giunta, coerente con gli impegni presi dal Vice Sindaco Sediari e dall'Ass.re Urbinati nell'incontro del 16 luglio scorso, di non inserire l'ex colonia Mutilatini nell'asta di vendite prevista per l'11 settembre.
Questo è per noi un primo importante risultato, frutto evidente della mobilitazione fin qui sostenuta dalle più di venti associazioni facenti parte del comitato. Ovviamente la nostra attività non si ferma, ma andrà avanti fino alla cancellazione definitiva dell'immobile dal piano delle alienazioni e all'apertura di un confronto concreto e fattuale sul progetto di recupero pubblico dell'edificio su cui il comitato lavora ormai da più di un mese.
In questi giorni, in vista del consiglio comunale aperto su Portonovo del 4 settembre, continua la nostra raccolta firme, che sfiora ormai quasi le 1000 sottoscrizioni.
Invitiamo, ancora una volta, la cittadinanza anconetana a condividere con noi questo percorso di lotta per la salvaguardia e la tutela di Portonovo e della sua libera fruibilità.
Acqua Bene Comune Ancona - Associazione Consumatori Utenti - AGESCI Marche
ANIEP - CAI Sezione di Ancona - Casa delle Culture
Circolo Legambiente Pungitopo - Cngei di Ancona APS - Coop. Pescatori di Portonovo
Comitato Marelibero - Comitato Mezzavalle Libera - Comitato 16 settembre
Forestalp - Forum Paesaggio Marche - Italia Nostra Onlus
Laboratorio Sociale Ancona - Legambiente Marche
REES Marche - Slow Food Ancona e Conero
URLO mensile di resistenza giovanile - WWF
Domenica 29 giugno 2014, si è riunito al Passetto, su iniziativa del Comitato Mare Libero, un ampio gruppo di cittadini, uniti dalla volontà costruttiva di risolvere assieme alle Amministrazioni i problemi sorti recentemente riguardo alla fruizione del litorale, dalla Seggiola del Papa sino alla Grotta Azzurra e alla costa sotto il Cardeto.
Con un animato e approfondito confronto sulle tematiche emerse, si è deciso di convocare una pubblica assemblea presso la Casa delle Culture, via Vallemiano (ex Mattatoio), venerdì 4 luglio p.v., alle ore 21.15, per organizzare iniziative ed incontri con Comune di Ancona, Capitaneria di Porto, Parco del Conero, sulle proposte che si stanno elaborando.
Gli obiettivi espressi dai presenti sono i seguenti:
- consolidare nella città di Ancona la consapevolezza riguardo allo straordinario patrimonio di valori architettonici, paesaggistici, storico-culturali, ecologici, antropologici, socio-ricreativi, rappresentato dall’ambiente costituito dall’insieme delle scogliere naturali e dei manufatti tradizionali, conosciuti come “grotte”, un unicum forse meritevole di essere inserito nella lista dei patrimoni culturali dell’umanità riconosciuti dall’UNESCO;
- valutare le modalità per superare l’Ordinanza Sindacale n°22 del 02/02/2007, che interdice ai cittadini l’accesso lungo quasi tutto il tratto di costa (pubblicizzata e ormai conosciuta e ricercata da turisti provenienti dall’Italia e dall’estero), ad esempio con un’attenta apposizione di cartelli informativi/dissuasivi (“pericolo caduta massi – chi oltrepassa questo cartello lo fa sotto la propria responsabilità”), più efficaci in termini di sicurezza e rispettosi dei diritti dei cittadini;
- realizzare, prima che arrivino le burrasche autunnali, un terrapieno in mattoni antistante le grotte della Seggiola del Papa, con le medesime dimensioni e caratteristiche di quello che era presente prima della burrasca del 11 novembre 2013, per evitare l’ulteriore distruzione del patrimonio storico-architettonico, l’accumulo di macerie negli ecosistemi marini della piattaforma rocciosa, l’erosione della base della falesia (sopra la quale insistono case e strade);
- eseguire gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza della falesia, attesi da anni.
Ancona, 29 giugno 2014
Comitato Mare Libero
Ricordiamo ai cittadini di non mancare all'incontro pubblico che abbiamo organizzato per domenica 23 marzo alle 17 e 15 alla casa delle Culture di via Vallemiano, in Ancona.
Giorgio Petetti, maestro dalle riconosciute competenze di storico e naturalista, ci porterà a riflettere su alcuni fatti che dovrebbero attrarre la nostra attenzione e spingerci a prendere una posizione.
Negli ultimi anni lungo la costa del Conero sono stati spesi milioni di euro di soldi pubblici per interventi di ripascimento delle spiagge, motivati dalla necessità di contrastare una presunta erosione.
Il Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente Costiero, diretto da Enzo Pranzini, considerato il massimo esperto italiano sulla dinamica costiera, ha sostenuto invece in un lavoro del 2006 che dagli anni cinquanta del novecento in poi buona parte delle spiagge del Conero sarebbero in condizioni di “sostanziale stabilità”.
Insieme al Geologo Andrea Dignani abbiamo quindi raccolto dei dati sull’evoluzione delle spiagge di Portonovo e li abbiamo interpretati. Come ci spiegherà il Geologo presentandoli, essi sembrano confermare chiaramente la sostanziale stabilità delle spiagge affermata dai ricercatori del Gruppo Nazionale.
In un breve video cercheremo quindi di illustrare alcuni aspetti fondamentali della dinamica costiera caratteristica delle nostre spiagge che a nostro parere ogni cittadino residente lungo la costa del Conero dovrebbe conoscere e far conoscere, per evitare che vengano ancora buttati via soldi pubblici.
La biologa marina Cecilia Totti, ricercatrice dell’Università Politecnica delle Marche, ci parlerà poi dell’alga tossica Ostreopsis Ovata e delle relazioni di questa con la presenza di scogliere artificiali, moli e pennelli.
Purtroppo l’emotività che viene a seguire gli effetti delle mareggiate porta spesso l’opinione pubblica a farsi involontaria complice di una richiesta di interventi del tutto ingiustificati, che vengono a costare denaro pubblico e possono causare anche effetti dannosi sugli ecosistemi.
i cittadini sono invitati a partecipare
5 marzo 2014: il Comitato Mare Libero, insieme al geologo Andrea Dignani, ha preso parte all’incontro degli Operatori della Baia di Portonovo con l’Assessore Giorgi in merito alla tutela delle spiagge di Portonovo.
Il dibattito è stato molto interessante e proficuo ed è servito a colmare un apparente divario tra noi del comitato e gli operatori della baia.
Ci siamo trovati tutti d’accordo sul preservare al massimo la naturalità delle spiagge di Portonovo, limitando al massimo l’utilizzo dei ripascimenti.
Da parte della Regione ci è stato detto che per quest’anno, a fronte del gran quantitativo di ghiaia accumulata dalle recenti mareggiate, non verranno effettuati i ripascimenti. I soldi stanziati per il comune di Ancona dovrebbero essere utilizzati esclusivamente per opere di ridistribuzione del materiale, così da rendere le spiagge idonee all’attività ricettiva degli stabilimenti balneari.
In conclusione siamo rimasti soddisfatti dall’esito dell’incontro e ci auguriamo che in futuro, come abbiamo ribadito più volte, verrà presa in considerazione l’opzione dei ripascimenti solo dopo un’effettiva dimostrazione della presunta erosione delle spiagge.
Questo perché in passato abbiamo assistito ad opere di ripascimento non supportate dalla reale necessità, ma piuttosto da un’ingiustificata urgenza che ha generato, a nostro avviso e attualmente al vaglio della magistratura, un’enorme spreco di denaro pubblico ed un inutile contaminazione della naturalità delle spiagge di Portonovo.
Noi del Comitato Mare Libero siamo rimasti sbalorditi nel leggere sui giornali la richiesta del Consorzio La Baia per urgenti interventi a seguito dell’erosione delle spiagge di Portonovo.
Questo perché i dati strumentali in nostro possesso ci confermano quanto già asserito precedentemente nello studio curato dal prof. Enzo Pranzini: “Lo stato dei litorali italiani”, del prestigioso Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente Costiero, dove sostanzialmente leggiamo che: il tratto di costa del Conero, nel periodo compreso tra il 1948 ed il 1999, risulta in “sostanziale equilibrio”.
Nuovi rilevamenti effettuati dal geologo Andrea Digani, uniti all’analisi geomorfologica della costa di Portonovo, ci hanno portato a constatare, dati alla mano, l’infondatezza dell’erosione delle spiagge di Portonovo.
Quello che accade è che i sedimenti delle spiagge si spostano generando aumenti da una parte e scompensi dall’altra.
Questa distribuzione disomogenea fa nascere delle preoccupazioni negli operatori economici della baia che temono di trovarsi con la spiaggia ridotta all’inizio della stagione balneare, ma il materiale si è solo spostato e non manca.
Perciò proponiamo una soluzione che è semplice ed economica e consiste, nel caso ce ne fosse bisogno, nello spostare i sedimenti con le ruspe dieci giorni prima dell’apertura degli stabilimenti.
Ridistribuendo il materiale nei tratti di spiaggia che in quel periodo dovessero ancora risultare di ridotte dimensioni.
Le rilevazioni strumentali e i semplici sopralluoghi ci confermano che di materiale ce n’è in abbondanza, è sufficiente ridistribuirlo all’occorrenza.
Riterremmo invece vergognoso e inaccettabile se si decidesse di sprecare ancora una volta il denaro pubblico per interventi di ripascimento ingiustificati, che vengono richiesti ogni anno solo perché la spiaggia si è spostata di qualche decina di metri fuori dallo spazio dato in concessione all’operatore economico di turno.
Chiediamo quindi ai nostri imprenditori ed amministratori una scelta di cambiamento orientata verso un maggior rispetto per il bene comune ed il mantenimento della naturalità delle aree protette.
Per risolvere in maniera definitiva il problema della distribuzione dei sedimenti nella spiaggia di Portonovo sono sufficienti l’onesta, il buon senso e, se necessario, le ruspe.
Ancona, 25 maggio 2013
Un invito a negare l’autorizzazione ai ripascimenti nella baia di Portonovo
Nei prossimi giorni si riunirà una conferenza de servizi in cui rappresentanti della Regione Marche, del Comune di Ancona, dell’Ente Parco del Conero e dell’Università Politecnica delle Marche decideranno se autorizzare i ripascimenti delle spiagge di Portonovo e quindi una ingente spesa di denaro pubblico.
Manca però una valida ragione per realizzare questi interventi, in quanto le spiagge di Portonovo sono attualmente molto grandi e godono di ottima salute, ad eccezione del piccolo tratto compreso tra il molo ed il ristorante Emilia, dove i problemi sono causati proprio dalle dimensioni eccessive del molo.
Il progetto presentato dal Comune di Ancona che sostiene la necessità di ripascimenti nella baia di Portonovo si basa su pochissimi dati, scelti in maniera arbitraria e con una metodologia discutibile per arrivare a conclusioni ampiamente speculative che non rappresentano affatto la situazione reale delle spiagge di Portonovo. Secondo queste interpretazioni, le spiagge della baia starebbero subendo una continua e rapidissima riduzione.
E’ possibile dimostrare con la nostra documentazione che questo processo non è verosimile (vedi file pdf allegato “trucchetto evoluzione costa”).
Le spiagge di Portonovo sono soggette a continui spostamenti di materiale e alle volte alcune spiagge presentano dei deficit temporanei, ma non esistono dati concreti a smentire il fatto che la quantità di sedimenti disponibile nell’area emersa delle spiagge sia rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi 20 anni, a dispetto della irrealistica ricostruzione formulata dai tecnici del Comune.
Nei giorni scorsi gli stessi operatori della baia hanno dichiarato sui giornali il fatto che le spiagge nella zona a sud della Torre non presentano problemi.
Ci chiediamo per quale ragione alcuni soggetti della Regione Marche, del Comune e dell’Università Politecnica delle Marche ritengano invece gli interventi di ripascimento assolutamente necessari e stiano facendo di tutto perché vengano realizzati, impegnandosi per superare qualsiasi ostacolo.
Il Parco del Conero nelle scorse settimane ha espresso parere sfavorevole ad autorizzare i lavori, sulla scorta di ricerche scientifiche che attestano i danni causati da questi interventi, proprio lungo la costa del Conero, sulle popolazioni algali di Cystoseira, che rivestono una notevole importanza ecologica. Eppure c’è chi si impegna per rimuovere gli ostacoli che si oppongono all’autorizzazione dei ripascimenti, cercando di scavalcare i pareri tecnici che hanno negato l’autorizzazione per mezzo di altri pareri tecnici. C’è un evidente conflitto d’interessi da parte di alcuni dei personaggi che sono chiamati a prendere decisioni. Questo non dovrebbe essere permesso.
Crediamo che se i ripascimenti verranno autorizzati i cittadini avranno molte buone ragioni per arrabbiarsi.
Infatti si tratterebbe di una spesa di denaro pubblico inutile (sono stati spesi finora circa 750.000 euro, e si vorrebbe procedere all’infinito su questa strada..), per giunta allo scopo di realizzare interventi che, oltre ad alterare la naturalità delle spiagge di Portonovo, potrebbero comportare un danno alle biocenosi marine della Riviera del Conero, un patrimonio che appartiene a tutti.
Invitiamo quindi i soggetti che dovranno decidere in merito, a negare l’autorizzazione per i ripascimenti e permettere soltanto la distribuzione con i mezzi meccanici dei sedimenti già presenti sulle spiagge.
Chiediamo a tutti i cittadini di unirsi a noi per fermare questa ed ogni altra “mangiatoia” di denaro pubblico.
Comitato Mare Libero, Comitato Mezzavalle Libera,
Circolo Naturalistico “Il Pungitopo”, Forum Paesaggio Marche, Italia Nostra