Cari amici

Credo sia opportuno che avendo stabilito un contatto e aperto un dialogo con il dott. Urbinati  che dovrebbe continuare anche nel futuro, si sappia quali sono stati i punti discussi e quali sono state le rispettive posizioni.

Prima di tutto in assenza di Alberto Dubbini nostro leader e nostro portavoce, siamo andati io e Giorgio Petetti ad incontrare l’assessore, che ci ha accolto con molta cortesia e disponibilità. Il soggetto come sapete  era sostanzialmente l’accessibilità alla zona della seggiola del Papa, camminamento di fronte alle grotte del percorso, Quadrato e  Grotta azzurra. In un quadro di funzionalità delle grotte che proteggono dal mare il fondo della rupe che altrimenti sarebbe ulteriormente erosa dalle mareggiate assai frequenti d’inverno.

Il dr. Urbinati è apparso conoscere bene i termini della questione e ha mostrato sensibilità alle nostre argomentazioni di carattere sociale, affettivo e storico/estetico.

Di fatto abbiamo prima di tutto chiesto che venissero rimossi i divieti di accesso all’area, con le modalità stringenti, rappresentate da visite della finanza o della Capitaneria di porto, per assicurarsi che nessuno vi entri e soggiorni, prima di tutto perché non è cambiato nulla dagli anni precedenti e comunque il pericolo può essere gestito sotto responsabilità individuale, come succede quando su sentieri di montagna si incontrano cartelli con la scritta ”attenzione, caduta massi” ma non ci sono poi reti  o cancelli di chiusura del sito.

A questo proposito Giorgio ha ricordato una legge del Veneto  conosciuta anche dall’ingegner Lucchetti dello  stesso dipartimento Lavori Pubblici che di fatto stabilirebbe la stessa autonomia di scelta per i passanti.

Si è poi affrontato il problema della mancata messa in sicurezza della falesia che risale oramai a più di sette anni. Il motivo dell’arresto dei lavori che hanno escluso l’area in questione, dipende dal fatto che quella parte della rupe è privata, in quanto appartiene al signor Vecchietti che ha venduto in proprio tutta la parte inferiore  per la costruzione di grotte. Dunque spetta a lui e al condominio eretto alla sommità di intervenire per completare la messa in opera di una rete e relativi sostegni. A questo fine è stata varata un’ordinanza del l Comune che impegna i due soggetti a procedere con i lavori necessari.

Abbiamo obbiettato che questo sarà l’inizio di un lungo contenzioso che si protrarrà nel tempo e che è invece urgente intanto consentire il passaggio a bagnanti e grottaroli. Tanto più che in realtà- ho sostenuto- il Comune potrebbe effettuare i lavori direttamente anche su proprietà privata, per un fine pubblico, cioè per proteggere le persone, anche senza attendere l’accettazione e conseguente azione , dei  due soggetti responsabili.

Il Dott. Urbinati ha riconosciuto la fondatezza della nostra argomentazione  sostenendo che il Comune avrebbe anche la possibilità finanziaria di procedere in questo modo, richiedendo però poi a Vecchietti e al Condominio, di accollarsi i relativi oneri che rimangono di loro pertinenza.  Anche questo comunque deve attendere che vi sia un rifiuto dei due soggetti a procedere alle operazioni richieste.

Da ultimo Giorgio ha voluto avanzare anche l’ipotesi che il Comune acquisti la rupe, che secondo lui potrebbe essere una via d’uscita anche perché il prezzo potrebbe essere basso, visto che ora si addensano sui due soggetti responsabili le ombre di una spesa molto ingente per la messa in sicurezza della rupe stessa.

Urbinati non ha  esplicitamente rigettato questa possibilità.  In precedenza da parte sua c’è anche stata l’ammissione di un impegno a ricostruire il camminamento di fronte alle grotte, distrutto dalla mareggiata di novembre 2013. Per questo tuttavia non ha indicato una data, ma nel contesto della conversazione si è avuta l’impressione che in effetti il Comune considerasse comunque la presente stagione, come persa.

Sia all’inizio che nel corso dell’incontro  il Dr. Urbinati ha mostrato visibile interesse a risolvere la situazione e disponibilità a considerare tutti gli argomenti da noi avanzati.

Ci siamo lasciati con l’accordo di rivederci nei giorni successivi a partire dal ritorno dell’Ingegner Lucchetti che doveva  rientrare prima della fine di luglio.

Il prossimo incontro è previsto per l’8 settembre, date le ferie in corso.