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 Il Comitato Mare Libero aderisce all'iniziativa del Comitato Stamira e invita tutti a firmare la petizione

Parco del Cardeto - Caserma Stamira

 Difendiamo il Parco del Cardeto

Siamo cittadini che si propongono di difendere la completa fruizione pubblica e l’integrità del Parco del Cardeto “Franco Scataglini”.

Ad Ancona, a pochi passi dal traffico reso particolarmente intenso dalla presenza di uffici e negozi, si trova un luogo prezioso di armonia e bellezza, carico di significato, che domina alto sulla città, sopra il colle che affianca la cattedrale e vicino al cimitero ebraico e al faro, che con la sua luce guida le barche attraverso il mare.

Dopo che per decenni era stato gestito dai militari, tanti cittadini di Ancona, tra gli anni novanta e i primi del duemila, si sono impegnati per renderlo, insieme al cimitero ebraico e al colle denominato Monte Cardeto, un luogo pubblico, fruibile a piedi da tutti. Gli stessi cittadini poi si sono impegnati per difenderlo come bene pubblico.
E’ nato così quello che è ora noto come Parco del Cardeto ed è stato intitolato al grande poeta anconetano Franco Scataglini.

Sul colle un tempo denominato di San Cataldo e ora dei Cappuccini, dov’era prima un convento degli omonimi frati e poi la caserma intitolata a Stamira, ora c’è un grande rudere che si può vedere da ogni lato della città. Questo edificio sta cadendo a pezzi ma ha una storia preziosa e si trova in un luogo di straordinaria pace, silenzio, naturalità, bellezza e armonia, luogo altamente simbolico, carico di significati più preziosi della merce e del denaro.

Noi, come semplici cittadini, ci siamo fatti parte attiva per difendere insieme al luogo anche il suo valore, vogliamo che sia sottratto al degrado e che vengano interamente preservati il suo enorme valore e la sua possibilità di fruizione pubblica.

Questa estate il sindaco del Comune di Ancona ha dichiarato in Consiglio Comunale che è intenzione della sua Giunta far approvare una variante urbanistica in modo che l’edificio possa essere venduto a chi voglia trasformarlo in albergo.
Noi riteniamo che questa decisione volta ad una fruizione necessariamente privata con conseguente aumento dei veicoli a motore nella suddetta area, metta in discussione l’esistenza stessa del parco cittadino insieme al valore pubblico dell’edificio e ponga in serio rischio sia l’attuale fruizione pedonale pubblica che l’integrità dei luoghi con un conseguente grave danno sulla qualità della vita dei cittadini.

Per questo facciamo appello al sindaco, ai membri della Giunta e del Consiglio comunale, a tutti i cittadini di Ancona, affinché:

  • venga tutelata in modo completo l’accessibilità pedonale pubblica all’area dell’ex Convento dei Cappuccini ed ex Caserma Stamira nei pressi del faro e a tutte le aree adiacenti;

  • venga mantenuto l’uso pubblico delle suddette aree e vengano create le condizioni per un utilizzo di elevata valenza culturale e sociale dell’edifico della ex Caserma, nel rispetto del significato simbolico dei luoghi;

  • ogni eventuale intervento urbanistico sull’area suddetta si svolga nel totale rispetto dei valori sociali, paesaggistici, ambientali, architettonici, culturali e simbolici che essa presenta;

  • l’amministrazione comunale di Ancona, con l’aiuto di tutti, metta in campo le sue risorse per farsi responsabilmente carico del completo conseguimento di questi obiettivi, avviando un percorso di pieno e trasparente coinvolgimento della cittadinanza.

Ancona, 9 novembre 2016

Comitato Stamira

Facebook: Comitato Stamira

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