Passetto, seggiola del papa: completati i lavori al camminamento per le grotte. A breve l'appalto per il risanamento della falesia. Revocato il divieto di balneazione. Sono stati ultimati questa settimana i lavori di messa in sicurezza del cosiddetto “piastrone”, a protezione delle grotte antistanti la zona della Seggiola del Papa. Con questo intervento di fatto è stato ripristinato il camminamento -da tempo interdetto- che permette ai proprietari di raggiungere le rispettive grotte. Il tratto di falesia interessata a questi primi lavori straordinari a tutela della rupe era stato compromesso dalle fortissime mareggiate dell'autunno di un anno fa, responsabili della demolizione del manufatto (il piastrone) che svolge il ruolo di protezione delle grotte e di conseguenza della rupe stessa, oltre alla distruzione della passerella di acciaio che consentiva l'accesso allo scoglio.
I lavori hanno avuto lo scopo di evitare che le mareggiate distruggessero le grotte e compromettessero la tenuta della falesia. Restano da completare alcuni lavori in acqua, che verranno eseguiti da personale specializzato in primavera. La prossima e più impegnativa tappa sarà però la messa in sicurezza del piede della falesia che verrà attuata attraverso fondi comunali, statali e del Prusst, per un totale di circa un milione di euro, nell'ambito di un progetto che andrà all'appalto a breve.
I lavori riguarderanno la messa in sicurezza dell’area delle grotte di fronte alla Seggiola del Papa attraverso la posa di reti di contenimento della parete che eviteranno cadute massi e renderanno fruibile la spiaggia. E sempre a proposito del Passetto si rende noto che è stata revocata l'ordinanza del divieto di balneazione emanata il 29 settembre scorso a seguito dell'accertamento- da parte dell' ARPAM- della presenza dell'alga Ostrepsis Ovata, potenzialmente tossica. Dall'ultima rivelazione dell'Agenzia, in data 2 dicembre, si è evidenziata la totale assenza di tale microalga sia nelle acque del Passetto sia in quelle di Portonovo.
Nell’ambito delle manifestazioni del Festival Adriatico-Mediterraneo, l’Associazione Musica e Sport ha organizzato, mercoledì 3 settembre, presso la Casa delle Culture un incontro/ dibattito sul tema “La costa della falesia anconitana: un patrimonio ecologico e culturale da preservare”, al quale hanno partecipato, il Presidente, il Direttore Generale e Funzionari dell’Ente Parco del Conero, rappresentanti del Comitato Mare Libero, di MezzavalleLibera, delle Associazioni Pescatori Grotte del Passetto e della Ginestra del Conero, oltre a un folto pubblico di cittadini, a testimonianza dell’interesse diffuso per un tema vissuto come identitario per la Città.
Moderatori dell’incontro Marina Turchetti, presidente dell’Ass. Laboratorio Culturale e promotrice del Comitato Museo del Mare e il geologo Alberto Dubbini, presidente del Comitato Mare libero. Alla presenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ancona, Ing. Maurizio Urbinati, sono state evidenziate le peculiarità della nostra costa ed in particolare della Falesia, delle centenarie Grotte del Passetto e della Flora e Fauna marina dei luoghi: la biologa dott.ssa Cristina Di Camillo ha documentato, con interessanti slides, le caratteristiche della Flora e Fauna dell’intera costa, mentre l’arch. Mauro Tarsetti ha presentato l’origine, l’utilizzo e la vita di una “grotta” costruita al Passetto nel corso della seconda metà dell’Ottocento.
L’arch. Manuela Panini, responsabile provinciale del FAI, ha evidenziato in modo appassionato l’impatto emotivo che grotte e falesia suscitano in chi viene da fuori e le incontra per la prima volta (“il luogo più bello, la vera anima di Ancona”) e la sensazione che “il grottarolo” impersoni, mantenga e tramandi, aggiornandola, la cultura e l’indole dell’anconetano, che la poesia vernacolare ha definito analogo alla “crocetta”, tipico mollusco del nostro mare, brutto fuori ma buono dentro. Per questo, dopo aver ricordato gli scopi del Fondo Ambiente italiano, ha invitato i cittadini a firmare per il 7° censimento promosso dal FAI stesso per far rientrare le Scogliere Naturali del Passetto, le Grotte della Seggiola del Papa e di tutta la Falesia Costiera Anconetana, tra i “I luoghi del Cuore”.
Uno dei grottaroli storici, Marcello Moroni, ha consegnato alla rappresentante del FAI la raccolta di circa 500 firme, da lui ottenute in meno di una settimana. Numerosi sono stati gli interventi dei cittadini e dei “grottaroli” presenti, soprattutto per richiamare l’attenzione dei rappresentanti del Comune e del Parco del Conero sull’assoluta necessità di procedere in tempi ristrettissimi, cioè prima delle prossime mareggiate invernali, alla riparazione dei danni causati dalle mareggiate del novembre 2013 nel tratto della “Seggiola del Papa”, che hanno abbattuto una trentina di metri del camminamento antistante alcune grotte che, oltre a consentire l’accesso al monumento naturale costituito dalla“Seggiola del Papa”, svolgeva l’insostituibile funzione di sostegno al piede della falesia, esposta oggi ad un maggiore rischio di frane.
A questo proposito, molti dei presenti hanno riconfermato la necessità di una corretta interpretazione, da parte degli Enti preposti, della norma UTE N 14 – Passetto- del Quaderno n. 2 del Parco del Conero, art. 136, che consente sulle scogliere del Passetto “gli interventi di manutenzione di strutture esistenti”. Dagli accertamenti da taluni eseguiti, sembrerebbe che tale norma non faccia riferimento, come richiamato in altri articoli che riguardano altri aspetti, a distinguo tra manutenzione ordinaria o straordinaria; né il richiamo al fatto che il Comune di Ancona sembrerebbe non avere ancora recepito, nel Piano Regolatore della Città, parti della normativa del Parco può giustificare il ritardo di quasi un anno dagli eventi dannosi. Al termine dell’intervento dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Ing. Maurizio Urbinati, un caloroso ringraziamento è stato espresso da tutti i presenti, non solo per la sua presenza ma, in particolare, per le assicurazioni che ha dato sulla certezza che l’Amministrazione Comunale, utilizzando lo strumento dell’ordinanza sindacale, entro brevissimo tempo, darà avvio ai lavori di riparazione dei danni provocati dal mare lo scorso novembre e già disposti con Delibera di Giunta n. 258 del 27.05.2014.
Urbinati ha precisato, infatti, che le risorse finanziarie ci sono perchè la spesa è coperta completamente dagli introiti comunali incassati per il rilascio delle concessione di superficie delle grotte. Per quanto riguarda il consolidamento della Falesia, l’Assessore ha assicurato che il Comune, superati alcuni problemi giuridico/burocratici, presenterà entro il 7 gennaio 2015 il progetto/richiesta per accedere ai finanziamenti regionali e nazionali all’uopo previsti, che permetterà di dare avvio agli appalti, per stralci pluriennali, e quindi ai lavori di messa in sicurezza di tutta la Rupe. Le Associazioni e Comitati presenti hanno concordato di mantenere un costante atteggiamento di controllo e di stimolo affinché dalle assicurazioni verbali si passi alla fase concreta ed operativa, al fine di rendere nuovamente accessibile in tutta tranquillità uno dei posti più caratteristici ed amati della città di Ancona.
G. Moroni Presidente Associazione Pescatori Grotte del Passetto di Ancona
Il Comitato Mare Libero e l'Associazione Laboratorio Culturale, sono onorate di invitarvi all'incontro pubblico sul tema "La costa della falesia anconetana: un patrimonio ecologico e culturale da preservare", che si terrà, nell'ambito del Festival Adriatico Mediterraneo, il giorno 3 settembre alle ore 18 presso la Casa delle Culture in via Vallemiano.
Uniti per Difendere un Mare Libero
La costa della falesia anconetana un patrimonio ecologico e culturale da custodire insieme
Il bene comune di valori paesaggistici, ecologici, culturali e socio-ricreativi, costituito dall’insieme delle bellissime scogliere naturali, dei colorati manufatti tradizionali conosciuti come “grotte” e dalla semplice vita quotidiana della gente che caratterizza la falesia costiera anconetana è straordinario ed è testimonianza vivente delle radici più profonde della nostra città.
Abbiamo imparato grazie ad esso a conoscere, rispettare, vivere intensamente il mare lungo la falesia, fino alle pendici del Conero, con responsabilità e libertà. Chiediamo che ci sia permesso di continuare a farlo e di trasmettere quest’eredità ai più giovani e a chi verrà dopo di loro.
Chiediamo al Sindaco di Ancona, al Comandante della Capitaneria di Porto e al Presidente del Parco del Conero:
# di adoperarsi con ogni mezzo per difendere questo patrimonio comune di viva civiltà ed esserne custode
# di superare le vigenti ordinanze di divieto del Comune e della Capitaneria di Porto e quindi permettere di nuovo l’accesso lungo la costa della falesia anconetana, sotto la personale consapevole responsabilità dei cittadini
# di autorizzare interventi di manutenzione di strutture danneggiate per evitare la distruzione del patrimonio storico-architettonico, l’accumulo di macerie negli ecosistemi marini della piattaforma rocciosa, l’erosione della base della falesia costiera
# di eseguire gli interventi di consolidamento della falesia o l’eventuale messa in opera di barriere paramassi, attesi da anni
LA COSTA DELLA FALESIA ANCONETANA
«UN PATRIMONIO ECOLOGICO E CULTURALE DA CUSTUDIRE»
La falesia costiera anconetana, che comprende il Passetto e si estende come confine marino ancora naturale della nostra città dalla base del colle Guasco di Ancona allo scoglio del Trave e al margine settentrionale della spiaggia di Mezzavalle, presenta magnifiche formazioni rocciose, ecosistemi e attività umane tradizionali che hanno saputo integrarsi nel paesaggio costituendo una realtà unica, incomparabile, di inestimabile e delicato valore:
#1 l’imponente falesia calcareo-marnosa miocenica è un valore naturale e paesistico che caratterizza l’identità geografica stessa della città di Ancona; fin dal margine costiero dell’abitato essa ospita associazioni vegetali (a Matthiola incana e Brassicetum robertianae) praticamente assenti in tutta la restante costa dell’adriatico italiano centro-settentrionale tra l’Istria e il Gargano;
#2 le spettacolari formazioni rocciose mioceniche (note con toponimi locali quali Seggiola del Papa, Quadrato, Grotta Azzurra, Scogli Lunghi, Scogli del Cavallo e Draghetti) della piattaforma marina, che costituiscono le scogliere naturali emerse, sono di notevole interesse geologico e ambientale e di estrema bellezza, rappresentando dei veri e propri monumenti della natura; sono state definite “Emergenze Geologiche e Geomorfologiche” nel Piano Paesistico Ambientale Regionale del 1991;
#3 le scogliere emerse delimitano canali, lagune ed insenature che ospitano ricchi ecosistemi naturali, preziose nursery per la riproduzione di pesci, cnidari e molluschi; nei fondali antistanti sono presenti nudibranchi, colonie di Lithophaga lithophaga (dattero di mare) e sporadici esemplari di Pinna nobilis, queste ultime due specie considerate di interesse prioritario secondo la direttiva 43/92 dell’Unione Europea (direttiva Habitat);
#4 i colorati e caratteristici manufatti, denominati “grotte”, realizzati dai pescatori-contadini (che abitavano la zona compresa tra Ancona e le pendici del Conero) e dai cittadini anconetani dalla fine dell’ottocento fino agli anni sessanta del novecento, oggetto in seguito di sola manutenzione, sono riconosciute da tempo come un esempio unico di architettura spontanea; elemento di pregio di questa forma di architettura è data proprio dalla diversità e originalità di ogni particolare manufatto, nel rispetto di un modello architettonico tradizionale semplice ed essenziale; l’unico modo per preservare questa ricchezza culturale della città, destinata ad aumentare di valore con il tempo, è la manutenzione ordinaria dei manufatti ad opera dei loro stessi fruitori e il mantenimento del rapporto diretto tra le grotte e il mare aperto; esempi simili di architettura si trovano nel Mediterraneo ( e nel mondo) solo nell’isola greca di Milos (Cicladi) e nell’isola italiana di Salina (Eolie);
#5 la possibilità di attività libere e gratuite per la gente di contatto con il mare rappresenta un grande valore culturale e ricreativo che è stato ereditato dai contadini-pescatori e crediamo debba essere mantenuto; il Passetto ha una storia di oltre un secolo di frequentazione da parte dei cittadini; il luogo d’estate è affollato di bagnanti di ogni età; lungo la falesia tra Ancona e la spiaggia di Mezzavalle scendono numerosi sentieri che conducono a meravigliose scogliere naturali, realizzati dai contadini-pescatori e poi mantenuti da coloro che si sono fatti eredi di questa tradizione;
#6 Il saper fare e le semplici attività libere e gratuite della gente a contatto con il mare rappresentano un patrimonio culturale immateriale inestimabile, una eredità da custodire.
L’insieme integrato di questi elementi , che dà lustro alla nostra città, fa del Passetto e della falesia costiera anconetana una realtà culturale unica, da preservare e far conoscere per il suo valore. Questo luogo necessita soltanto di alcuni interventi a bassissimo costo di denaro pubblico e minimo impatto ambientale e paesistico, come una pulizia sistematica e regolare degli ambienti frequentati dai cittadini e una manutenzione regolare dei sentieri che scendono al mare. I soli interventi essenziali che richiedono una elevata spesa di denaro pubblico sono quelli legati alla manutenzione delle grotte ed al miglioramento della sicurezza lungo la falesia, che dovrebbero comunque avvenire nel massimo rispetto dei valori ecologici e culturali presenti.
Ci dicono che i ripascimenti sono necessari perché negli ultimi 50 anni il mare si è divorato la costa. Eppure, come potete vedere dalla foto, anche all'inizio del ‘900 durante le mareggiate le spiagge sparivano.
Oggi invece basta un minimo di mare agitato che subito si invocano opere di difesa costiera.
Questo sito non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001